Ciao a tutti. La mia avventura
raccontata nel libro “Agata.
Come un funerale ti salva la vita”
fa capire come di ridere e di sorridere hanno bisogno tutti. Quando
la storia inizia ne ho bisogno io, anche se non me ne rendo conto.
Dopo deceni di isolamento non so quasi più come si ride, ma non lo
so, non ci faccio più caso. Eppure, come leggerete, sono una persona
ironica, che trova sempre il lato buffo delle cose. Poi, oltre a me,
ne hanno bisogno le persone che incontro. Loro, al contrario di me,
non si sono auto-recluse in casa, hanno continuato la vita di sempre
ma non hanno il tempo di parlare, di sorridere con i vicini, di
ridere. Non se ne accorgono.
Quando la faccenda della
partecipazione ai funerali ha inizio, comincia anche qualcosa di
diverso, non solo per me, ma anche per i miei vicini. Le vicende
assurde ma anche belle di coloro che sono passati a miglior vita ci
fanno sorridere e ridere, così come altri piccoli fatti che ci
capiteranno.
Insomma, nel libro si scopre che
tutti hanno bisogno di tornare a sorridere e ridere. Così, con un
sorriso, vi auguro un buon fine settimana e, alla prossima! La vostra
Agata
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